The
Walking Dead è una serie televisiva trasmessa dal canale Fox, non mi ricordo su
quale numero di Sky. Arrivata alla terza attesissima serie – trasmessa in
queste settimane - the Walking Dead è considerata una delle serie televisive
più azzeccate degli ultimi anni. L’originalissima sceneggiatura racconta di un
mondo allo sbando, piombato in una situazione semi-apocalittica con zombie che
vagano a destra e a vanvera, cani rognosi, farmacie abbandonate ma sempre
perfettamente fornite e la tv che non funziona, nonostante i protagonisti
cerchino ostinatamente di accenderla in ogni casa che saccheggiano.
La
causa del morbo zombesco è terrificante: non si sa. Il motivo per cui la banda
di sopravvissuti si trascina in giro per gli States, passando da una zona infestata
dagli zombie a una zona ancora più infestata dagli zombie, è anch’esso
agghiacciante: non si capisce.
Il
protagonista della serie incarna
una figura sinora poco indagata e spesso sottovalutata dai prodotti statunitensi, cioè il poliziotto onesto.
una figura sinora poco indagata e spesso sottovalutata dai prodotti statunitensi, cioè il poliziotto onesto.
La
moglie del poliziotto onesto è una fedifraga e gli mette le corna con l’amico
(poliziotto, però un po’ cattivo) perché crede che il marito sia circa deceduto
in un incidente. Circa perché in realtà è in ospedale, in coma, ma insomma la
vita è una e perdere tempo non è mai una scelta saggia.
Il
figlio del poliziotto onesto è un ragazzino saccente e petulante che della
pacatezza e introspezione del padre non ha preso una mazza, favorendo invece i
geni di quella zoccola di mamma, e che a 9 anni se ne va a zonzo con una
pistola nella fondina ed è convinto di essere troppo giusto.
E fin
qui, quattro randellate al televisore io le avrei già assestate. Invece no, ho
pazientemente aspettato di approfondire il resto dell’orda di personaggi che
accompagnano i primari, cioè i comprimari, sciroppandomi puntate su puntate di
questa cagata pazzesca, che per inciso sto ancora guardando perché a trent’anni
non ho ancora imparato a volermi bene.
Adesso
volevo parlare un po’ dei comprimari ma ormai ho nominato quel bambino di merda
che odio profondamente e non riesco a pensare ad altro se non a tutti i modi in
cui spero che lo facciano morire al più presto.
Comunque,
gli altri personaggi sono:
-
donna/occhio
azzurro pallato da matta/mèches mai sbavate anche dopo quindici mesi di
apocalisse, che fino a cinque minuti prima faceva l’impiegata delle risorse
umane ma appena le mettono in mano una Colt diventa più abile e sanguinaria di
Rambo
-
vecchio
-
donna/sottomessa
al marito violento/con figlia a carico. Il marito muore quasi subito così lei
può finalmente affrancarsi dal giogo di moglie-schiava. Una volta libera pensa
bene di buttare nel cesso tutti gli anni di maltrattamenti subìti e di battaglie
femministe e comincia a fare gli occhi dolci all’altro personaggio ex violento ed
ipermaschilista, che giustamente le dimostra la propria attrazione facendole
lavare montagne di calzini inzaccherati di sangue. Tra una centrifuga e l’altra
le muore anche la figlia
-
personaggio
ex violento e ipermaschilista, che tra l’altro è l’unico simpatico
-
ragazzo
asiatico nerd usato come apripista in tutte le situazioni più pericolose ma
miracolosamente ancora vivo, nonostante l’impegno dei compagni
-
mmmh..
-
ah
sì, il nero. Che sta pagando da solo lo scotto della crisi e sul quale si è
abbattuta la spending review degli sceneggiatori, i quali hanno ritenuto
decisamente antieconomico dotarlo di un nome di battesimo completo, preferendo
quindi utilizzare una sola lettera dell’alfabeto, cioè la T
-
veterinario
ultraottantenne, che dopo una vita passata ad infilare il braccio dentro le
mucche per tirare fuori vitelli e vitelline, quando sparano (urlo di gioia) al
bambino di merda, lo opera sul divano di casa con una forchetta e un segnalibro
e porca puttana lo salva
-
poliziotto
un po’ cattivo - amico del poliziotto onesto - che a un certo punto muore,
ucciso dal poliziotto onesto, per legittima difesa (è proprio vero che chi
cerca un amico senza difetti non ne troverà nessuno)
-
altra
gente che arriva e dopo un po’ muore
La
serie è magistralmente condotta dagli sceneggiatori, che tracciano linee
credibili e non si contraddicono mai, a parte per quel dettaglio sulla
propagazione del virus, che all’inizio si verifica quando un protone di sangue
contaminato viene a contatto con un atomo di soggetto sano, e ai protagonisti
tocca uccidere gli zombie tutti vestiti come i Ris di Parma. Poi evidentemente
al reparto costumi hanno cannato un ordine, le tute sono state dirottate nello
studio di Paint your life per quella piccola pasticciona di Barbara, ma tanto non
c’è problema perché la gente è abituata a non farsi domande. Le stesse domande
che si non fanno quei galeotti trovati dai nostri protagonisti nella puntata
scorsa, rinchiusi dentro una prigione e che, dopo mesi e mesi di fine del mondo
conosciuto, non sanno nulla di quanto accade all’esterno e trovano
perfettamente normale che nel carcere non ci siano più secondini e che in
giardino sia pieno così di morti che camminano.
The
Walking Dead vanta un’ambientazione molto suggestiva, con case rotte e macchine
abbandonate in mezzo alla strada, proprio come succederebbe durante
un’apocalisse. Non si trova nulla in giro e sopravvivere è una sfida
quotidiana: bisogna lottare per mangiare, abbeverarsi nei rigagnoli delle fogne
e fare la cacca dietro agli alberi. Il che mi ricorda alcuni post di Punzy
sulla vita nell’Urbe.
Fortunatamente
quando servono munizioni o armi nuove, quelle si trovano sempre.
Lo
stesso vale per la benzina, anche se i distributori sono abbandonati e non c’è
l’elettricità.
Ma, in
effetti, se la bionda riesce a ritoccare regolarmente la ricrescita delle
mèches, tutto è possibile.
La
moglie fedifraga ha fatto pace col marito e ha ricominciato a dargliela - anche
perché l’altro è morto - ed evidentemente l’apocalisse la ingrifa e le fa
impazzire gli ormoni perché dopo due mezzi approcci col marito rimane incinta
di nuovo. Il terrore che scodelli un secondo bambino di merda è forte, ma io
sono una persona positiva e posso sempre attaccarmi alla speranza che lei sia
in qualche modo infetta e abbia in gestazione un piccolo zombie che se la
divori lentamente dall’interno.
Io lo vedo e mi piace assai, proprio perche', come hai giustamete sottolineato, mi sento a casa mia
RispondiEliminaHo anche una maglietta con la faccia dell'asiatico, il prossimo per il quale spendero' del tempo per partecipare ad una manifestazione che ne chiede la liberta' da questa merda di programma che io vedo religiosamente tutti i lunedi
miii che paroloni..fedifraga....maschilista di mmerda...nerd...oh! ce la stiamo sciroppando da mesi..un motivo ci sarà e vi prego di NOn dirmelo pleaz!
RispondiEliminaviva La tipa nera con gli zombie al guinzaglio( che manco l'hai menzionata)
la tipa nera con gli zombie al guinzaglio e' certamente il personaggio piu' intelligente della serie
Eliminaprimo: ha studiato gli zombie e ne ha capito il comportamento
secondo: ha preso le giuste contromisure, dimostrando adattamento all'ambiente
purtroppo, si e' innamorata della bionda senza ricrescita e questo decretera' la sua fine
c'è anche una tipa nera con degli zombie al guinzaglio
RispondiEliminaecco.
Eliminama tanto muore pure lei, le do al massimo altre due puntate
Eliminaa me piaceva il vecchio, quello che riparava sempre il camper, quello che non ammazzava mai nessuno, quello che faceva il padre/amico con tutti, insomma quello che si voleva scopare la bionda
non esistono più le serie di una volta
ele
Punzilla mia ti benedico ad oltranza perchè grazie a questa merdata che hai descritto fin troppo bonariamente in questo post devo congratularmi con me stesso in quanto per fortuna non ho Sky e questo post mi ha dato ragione.
RispondiEliminaContinuerò a non avere Sky per secola e secolorum.
Aldo, giro le benedizioni alla mia socia, che ha avvertito il mondo del pericolo zombiesco..;P.S. sappi che e' gelosa, dice che fai i complimenti solo a me!
EliminaIl Monticiano non mi considera, e io ne soffro, sì.
EliminaAdesso cerco uno zombie che mi divori e la faccio finita :(
Non considerare una bella giovane donna come sei tu? Ci mancherebbe altro. Anche se non ti ho mai vista né in foto e neppure di persona io sono certo che tu lo sia dal momento che sei socia della Punzy...e ho detto tutto!!!
RispondiEliminaTi chiedo scusa se non l'ho fatto ma da ora in poi pluralizzerò tutto quello che vi riguarderà.
Devotamente,
il monticiano alias aldo.
Siiiiiiiiiii!!
RispondiEliminaGrazie :)
Ho deciso che non cerco più lo zombie, ecco.
"Che ricorda certi post di Punzy..."
RispondiEliminaMa cacchio, davvero, questo è il Posto al sole ambientato a Roma.
Mo' me la devo guarda' in qualche modo (magari abbonandomi a Sky); non voglio perdermi il puntatone con il funerale di Rauti.
Cri, affrettati secondo me a breve anche quello di Aledanno!!!
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