Cortesie per gli ospiti è un programma trasmesso dalla
mia rete preferita, cioè Realtime. Realtime
è lo stesso canale che trasmette capolavori come Obesi, Paint your life e
quella bruttura inenarrabile di 24 ore in
sala parto, quindi il mio gradimento per il programma sarebbe alle stelle
soltanto per questo. Tuttavia questa serie, già arrivata alla terza o quarta
stagione, o quinta, o sesta, macchiseneimporta, presenta punti di forza non da
poco, come una dose di simpatia davvero consistente, tanto per citarne uno. Simpatia
dei conduttori, innanzitutto, cioè quelli che in ogni puntata mettono a
confronto due famiglie, sbafano una cena da ognuna di esse e poi, dopo averle ferocemente
criticate sul cibo, sull’arredamento di casa e sulla presentazione della tavola
decretano il vincitore, che poi in realtà è quello che ha fatto un po’ meno
schifo dell’altro. I conduttori sono tre, sette in meno delle piaghe d’Egitto,
tuttavia altrettanto gradevoli: c’è l’esperto di cucina e chef di alta caratura, cioè Alessandro Borghese, nato da una relazione clandestina tra Barbara Bouchet e una parabola di Sky. C’è l’esperta di interior design, la conosciutissima *cerca su Google* Chiara Tonelli, titolare di una cattedra all’Università di Roma e cronicamente affetta da raucedine. C’è l’esperto di lifestyle (…?), che fino a poco tempo fa era Roberto Ruspoli (…??) e che adesso è stato sostituito da Riccardo Vannetti (??!?). Non ho la più pallida idea del perché una persona possa definirsi esperta di lifestyle, ma mi gioco 100 euro che Ruspoli e Vannetti hanno un’altra cosa in comune oltre alla passione per Barbra Streisand.
tuttavia altrettanto gradevoli: c’è l’esperto di cucina e chef di alta caratura, cioè Alessandro Borghese, nato da una relazione clandestina tra Barbara Bouchet e una parabola di Sky. C’è l’esperta di interior design, la conosciutissima *cerca su Google* Chiara Tonelli, titolare di una cattedra all’Università di Roma e cronicamente affetta da raucedine. C’è l’esperto di lifestyle (…?), che fino a poco tempo fa era Roberto Ruspoli (…??) e che adesso è stato sostituito da Riccardo Vannetti (??!?). Non ho la più pallida idea del perché una persona possa definirsi esperta di lifestyle, ma mi gioco 100 euro che Ruspoli e Vannetti hanno un’altra cosa in comune oltre alla passione per Barbra Streisand.
La
competizione si svolge in due serate differenti durante le quali gli
affabilissimi conduttori ci deliziano con le loro migliori abilità, cioè mangiare
ai quattro palmenti, criticare, curiosare in giro alla stregua di ladruncoli e
sbeffeggiare chi li invita. Alessandro Borghese, l’espertone di cucina da fighi,
si lamenta spesso delle pietanze servite perché non abbastanza condite, troppo
condite, troppo asciutte, troppo salate, troppo sciape, troppo poche, troppo
troppe eccetera eccetera, ma non lascia mai nel piatto manco un neutrino di
pane. Chiara Tonelli è solita, oltre smorfieggiare e squadrare con disappunto
mobili inferiori alle diecimila cucuzze di costo, verificare anche il livello
di pulizia di piani e suppellettili, facendo eventualmente notare al padrone di
casa che darsi una mossa e passare lo swiffer con più convinzione sarebbe un’eventualità
da considerare. Ruspoli (ora Vannetti) deve spesso rimbrottare con il ditino
alzato il padrone di casa e lamentare uno stile old, o sorpassato, o cheap,
o troppo basic, minimal, country, schifando
il servizio buono che il povero cristo rispolvera in suo onore ed esaltando
invece l’originalità del mantenuto frikkettone che mette i vasetti Bormioli al posto
dei bicchieri sopra alla tovaglia di pelle umana. Ma insomma, di lifestyle io
non so una bega quindi è meglio che stia zitta. Deliziosi i siparietti dei
conduttori, ripresi tra un passo e l’altro della serata, mentre commentano la
cena e l’ambiente, sganciando battute troppo divertentissime. Peccato per alcuni
interventi della Tonelli, spesso sovrastati dai commenti dei compagni, ma se
parlasse con un’ampiezza d’onda udibile sono certa che sarebbero apprezzabili
anche dagli esseri umani e non soltanto dai cani.
Diciamo
che, se fossi rinchiusa nel braccio della morte e mi venisse offerto di consumare
la mia ultima cena guardando una puntata a caso di questo programma, invocherei
immediatamente l’iniezione letale perché che mi ammazzino lo posso anche
accettare, ma che infieriscano non mi va affatto bene. Piuttosto fatemi vedere
Barbara quando toglie il nastro carta dopo aver dipinto qualche minchiata delle
sue e scopre che sotto è sgocciolato lo stesso tutto lo smalto.
queste orribili cose capitano perche' si e' sprovveduti; qui da noi, nell'Urbe, se bussa qualcuno ad ora di cena, noi non gli apriamo. Se insistono, gli spariamo. Se agonizzano sul pianerottolo facendo rumore, gettiamo il cadavere nella tromba dell'ascensore. Fino a quando, io mi chiedo, il mondo NON IMPARERA' a non aprire quella cazzo di porta??
RispondiEliminaFatemi capire una cosa gentili ragazze, signore o signorine a piacere vostro, ma per voi solo Sky esiste? E che diamine.
RispondiEliminaAh, bei tempi di una volta, quando c'erano trasmissioni TV veramente divertenti. Ad esempio il TV con emilio fede, quelle sì...
A proposito ma perchè non vi vedete le puntate di biutiful? Ma esiste ancora o i personaggi di quella soap sono tutti morti?
Vi abbraccio, mi fate scompisciare dalle risate e mi ci vuole,
aldo.
Biutiful lo guardavo, ma non oso accostarmici, è troppotanto per me
RispondiEliminaforse Punzy, che è più coraggiosa..?
Biutiful è un'idea, la valuterò..
RispondiEliminaEhi, non ci provate! Beautiful NO!
RispondiEliminaPerchè, vogliamo forse scartare Sentieri (con la maiuscola)? Mi sono serviti anni di scarifici inenarrabili per disintossicarmi...
RispondiEliminaAle
sacrifici... lapsus significativo: I'm scared=ho paura!!
RispondiEliminacoraggio Ale, ci siamo passati tutti..
EliminaIo all'espertona Tonelli Chiara glielo mozzicherei quel ditino in cerca di polvere.
RispondiEliminaMeli