W.T.F.? - LA STORIA INFINITA | Rubrica

La Storia Infinita è un film bellissimo del 1984 che vidi addirittura al cinema la prima volta, anche se non ci capii una mazza perché avevo 4 anni. Ma di quello che non capii mi piacque tutto, pertanto quando mia nonna me ne regalò la videocassetta la guardai ripetutamente e ossessivamente fino alla sua completa distruzione.

A forza di seviziare il vhs compresi anche il film, che ora fa parte della mia top 3 assolutissima dell'eternità e tutt’oggi, quelle rare volte che lo passano in tv, non posso fare a meno di fermarmi e guardarmelo tutto, con espressione beota e sognante.

In questo post non voglio riassumere la storia, sia perché è lunga sia perché quasi tutti la conoscono, bensì capire che fine hanno fatto alcuni eroini della mia infanzia, una perversa pratica che con l’avvento di internet si è impossessata della mia fragile mente.

Svolgimento:

- L’Imperatrice bambina: non che me ne freghi, anzi, l’ho odiata per anni perché quella biondina tutta occhi poteva toccare quel gran bonazzo di Atreyu mentre io non potevo però vabbè, diciamo che un po’ mi è passata e voglio iniziare l’anno con della sana correttezza.

L’ex Imperatrice adesso è una coreografa di danza moderna, ha un sito e dopo La Storia Infinita non ha fatto praticamente più nulla in ambito cinematografico.

Meglio così. La cosa importante era che togliesse quelle sue manine guduriose da Atreyu.

- Bastian: l’unico della triade che ha partecipato ad altre produzioni cinematografiche di qualche rilievo (Cocoon, Cocoon 2 la vendetta, Frankenweenie), ha volontariamente abbandonato il mondo dello spettacolo per farsi crescere barba e capelli fino a terra ed essere dimenticato da tutto e da tutti. Tanto per dare un’idea, adesso è circa così.

Però fa il fotografo, è felice e ha superato lo shock della colazione che faceva suo padre nel film, emulsionando un bicchierone di succo d’arancia con due uova crude (qui, minuto 2.44)

E soprattutto, dopo venticinque anni, a forze di REW e FF sulla scena finale, ho capito che SUA MADRE SI CHIAMAVA EMILY e non AHHHHHNNNNNNNHNNNN.

Atreyu: diciamo che, se fossi stata amica di sua madre, probabilmente liquiderei la faccenda con un “prometteva un sacco bene da piccolo, ma con gli anni si è sfalsato”.

Deposti arco, frecce, bufalo purpureo e messo in pensione il cavallo pauroso, ha provato a fare altro nel cinema ma, appunto, la crescita non ha portato i frutti che tutti speravamo, quindi ha preferito riciclarsi come tatuatore. Il suo sito è under construction da 6 anni.