Un ristorante cinese si presenta solitamente dappertutto,
nelle grandi città come nei paeselli più sperduti, ed è caratterizzato da un
esterno con insegne luminose, lanterne di carta rossa con frange dorate e un
drago o nature morte primaverili appiccicati sulla vetrata.
Il menu di un ristorante cinese è assai vario: è possibile
scegliere tra circa 90 antipasti, 150 primi, 200 secondi di carne, 180 secondi
di pesce, 4 contorni e 8 dolci, più tutta la serie di dessert dell’Antica
Gelateria del Corso.
Uno dei maggiori pregi del ristorante cinese è
l’economicitaggine: antipasto, primo, secondo, uno stecco Moretto, birra Cinese, caffè
e grappa di riso con 18 euro te la cavi, mentre gli incubi per la notte sono
gentilmente offerti dalla casa.
L’assortimento del menu è talmente smisurato che paradossalmente
ci si ritrova a ordinare sempre le stesse cose, perché tanto si sa che non
basterebbe una vita per assaggiare tutto e soprattutto lo stomaco si
autodistruggerebbe per protesta parecchio prima.
Tuttavia non c’è cattiva digestione o squaraus che tenga: a
cena qui ci si torna - più o meno frequentemente - e infatti anche con la crisi
i ristoranti cinesi sono sempre pieni.
Il cliente-tipo di un ristorante cinese è qualsiasi persona
tranne quelli ricchi, i quali preferiscono spendere millecinquecento euro per
mangiare feti di tartaruga arrosto sorseggiando l’urina dei delfini.
Anche i gay, che sono geneticamente predisposti a papille
gustative più raffinate rispetto agli eterosessuali poveri, sono una merce
assai rara in un ristorante cinese. Per lo meno come clienti.
In rete ho scovato divertenti retroscena che si riferiscono
ad alcuni dei piatti più conosciuti della cucina cinese e vorrei usare questo
spazio per condividerli con voi numerosissimi lettori di questo blog, così
numerosi che se io e Punzy appena finito di scrivere un post volessimo fare del
crowd surfing, finiremmo per l’appunto in Cina, data la voragine che scaveremmo
per terra.
Ma noi due siamo sempre state un po’ sado e a tratti maso,
quindi ci piace così e guardiamo a tutti voi quattro con sempiterna
gratitudine.
Gli involtini
primavera, per esempio, costituiscono l’antipasto del gioioso pic-nic che
si consuma al cimitero durante la Festa di Qingming.
I nidi di rondine,
che per noi sono cestelli di patate fritti e ripieni di carne o pesce, in patria
sono davvero dei nidi di rondine o di un qualsiasi altro uccello che abbia la
sfortuna di nidificare all’interno dei confini cinesi.
Il tofu è un’invenzione
di queste parti, viene usato in moltissime ricette e il dettaglio che faccia
cagare è una cosa che non disturba nessuno.
Sarei curiosa di fare un giro nella terra del Sol Levante,
un giorno, ma per il momento mi devo accontentare di ciò che mi offre la cucina
cinese in Italia.
La scelta è così ampia che non c’è pericolo di stufarsi,
come dicevamo poc’anzi.
Le portate servite sono sempre le stesse, da Aosta a
Trapani, e tale frequenza è davvero confortante; ognuno di noi è in grado di
riconoscere e ordinare sempre quei tre/quattro piatti con i quali andare così
sul sicuro da diventarne quasi esperti.
Personalmente ritengo imbattibile il topo con funghi e
bambu.
Ecco, ci volevo andare sabato prossimo.
RispondiEliminaPrevedo pizza.
Visto che il paese del Sol Levante è il Giappone, voglio credere che questo "errore" non sia altro che un mini spoiler per un prossimo spassosissimo post sulla cucina giapponese.
RispondiEliminaUno dei vostri numerosissimi affezionati lettori
in realtà era uno spoiler sul fatto che io in geografia sono più ignorante di una capra
Elimina(:D)
però le nuvole di drago sono fenomenali, ne mangerei a pallet -.-
RispondiEliminaAle
E' vero, hai proprio ragione, il topo con funghi e bambù è il non plus ultra dell'intero menù. Quante volte sono andato nei numerosi ristoranti cinesi vicino casa che stento a credere come abbia fatto.
RispondiEliminala cosa tragica è che ogni volta, per lo meno io, mi prometto: basta, questa è l'ultima!, con lo stesso risultato di quando Silvio dice che non si ricandida o che smette di andare a mignotte
EliminaInnanzi tutto, abbiamo almeno otto lettori
RispondiEliminaPoi io sono napoletana, nessuna roba cinese o urina di delfino batte la mozzarella di bufala
augh
tra i lettori si possono contare anche i nostri gatti?
EliminaPerchè se fosse così il numero schizza a 14!
nooo dai di più di più...
RispondiEliminataaaanti anni fa, universitario imberbe, feci la sciempiaggine di prendere "zuppa di pinne di pescespada". passato la notte sul water. con il compagno di stanza che mi dava il cambio. curiosamente, a me usciva tutto da dietro, a lui da sopra. un odore nauseabondo che non ti dico. che poi quella sera c'era una tipa che si fermava da noi e con cui c'era intrallazzo e potete immaginare.
da allora odio i ristoranti cinesi.
e comunque gli amici cinesi che ho dicono che sono finti e fanno schifo.
tsk!
ROFL
EliminaIo ho avuto un problema simile dopo aver provato qualcosa tipo "gamberi e tofu del guerriero", anch'io universitaria, anch'io prima di una nottata che prometteva bene con un ex e l'unica cosa che ho abbracciato fino a mattina è stata la tazza del water
ci siamo capiti alla perfezione :)
Eliminami sono accorto ora di aver sbagliato il nome del piatto. era zuppa di pinne di pesceCANE, non pesceSPADA.
EliminaContinuate a sprofondare nella voragine e non lasciatemi.
RispondiEliminaNon sono mai entrato in un ristorante cinese,
faccio fatica a entrare in un ristorante italiano
di solito prima di entrare guardo dalla vetrina la faccia di quelli che son dentro
poi mi dò una regolata
Il topo e il bambù mi andrebbero anche bene, ma i funghi di solito mi tornano su di notte.
:D va bene, perseveriamo allora
EliminaI ristoranti cinesi sono tutti faKe: mio fratello vive in Cina e mai e poi mai ha mangiato qualcosa di lontanamente simile al menu che troviamo noi, e anzi dice che molte cose sono perfino buone.
RispondiEliminaQuindi, meglio il cinese in cina! A casa famose n'amatriciana che è mejo
Sono intollerante alla cattiva cucina quindi non ho mai potuto mettere piede dentro ad un ristorante cinese, anche se la mia parte malvagia ne è sempre stata affascinata
RispondiEliminaSaz
Io adoro il cinese. L'ho scoperto ottimo come cura per la depressione. Ne ho uno ganzissimo sotto al mio ufficio - che costa un pochino di più degli altri - a Via Principe Eugenio e ci vado di continuo. (La cosa dei piatti è vera: per smentirla sto timidamente provando a variare una combinazione delle portate, visto che di base sono comunque verdure, riso, vermicelli, gamberi e carne - di topo, di cane, di gatto, quello che è). In realtà ci vado come scusa per abboffarmi di ananas fritto caramellato, credo.
RispondiEliminaDue settimane fa ho esagerato: pranzo martedì e giovedì, cena del venerdì. Il mio stomaco ci ha messo tre giorni per realizzare la cosa. Dopodiché ho passato lunedì, martedì e mercoledì con una nausea e una voglia di vomitare - purtroppo insoddisfatta - che non avevo mai avuto manco in gravidanza. Ora sono in fase di disintossicazione. Ma ci ricadrò, lo sento.
Io pure mi dico sempre "basta".. chissà che arrivi la volta buona..
Eliminaperò quando torno a Roma questo ristorante che dici lo vorrei provare ^-^