giovedì 31 gennaio 2013

In Piedi sull’arcobaleno (oppure comodamente sdraiati sul divano, che si legge meglio)





In Piedi sull’arcobaleno è un romanzo di Fannie Flagg, scrittrice statunitense che voi pensate di non conoscere ma che in realtà ha scritto un famosissimo best seller divenuto in seguito filmvistodachiunque ovvero: Pomodori verdi fritti al caffe’ di Wistle Stop; quindi, diciamo  che un pochino l’avete sfiorata. Il titolo del libro deriva,  spero,  dai gravi problemi di alcolismo del correttore di bozze della BUR, perchè sappiate che è assolutamente inappropriato e non c’entra un cazzo con l’argomento del libro


Fannie Flagg è una maestra nel descrivere il “mondo piccolo” ovvero la dimensione umana e quotidiana della vita che si staglia a cavallo dei grandi eventi storici; in questo caso i protagonisti del romanzo attraversano i decenni tra i Quaranta e i Novanta  ad Elmwood Springs, Missouri, stato del sud statunitense fatto di gente semplice, di buoni sentimenti , ospitale, che detesta le armi e la violenza e che e’ pronta a dare un’opportunità a chiunque, anche se hai la pelle nera.

Si, avete capito bene, il sud di Fannie Flagg esiste solo nella fantasia di Fannie Flagg: è un posto inventato, fatto di gente che rappresenta a stento lo 0.5% della popolazione USA ma il fascino del libro, alla fine, è proprio quello: il mondo come vorremmo che fosse e come ci piacerebbe che si evolvesse. Quindi, fingiamo di leggere un libro di fantascienza e buttiamoci nel piccolo mondo di Elmwood Springs, Missouri e scopriamo una comunita’ incredibilmente femminista dove le donne partono in sordina e arrivano a diventare governatrici del Missouri; La protagonista, Doroty,conduttrice radiofonica “casalinga” (cioè va in onda dal salotto di casa) da vera donna lavoratrice pioniera racconta in maniera esilarante come organizza la casa e la famiglia  e contemporaneamente ci illustra come la vita nella placida cittadina di Elmwood Springs cambi freneticamente così come cambiano gli Stati Uniti che si lasciano alle spalle la guerra e la fame ed entrano allegramente nel Maccartismo, nella beat generation, nel rock&roll per poi precipitare verso il Vietnam e la Corea e ognuno degli abitanti della città ha la sua storia nella storia e c’è chi partirà per non tornare e chi di questi decenni vivrà tutto e ogni cosa; nel salotto (e nella radio) di Doroty personaggi femminili incredibili spiccheranno il volo con coraggio e determinazione, raccontando storie di donne che, lo abbiano scelto o meno, non attenderanno sorridenti  il maritino sull’uscio di casa con in mano il Martini. Accenno anche alle figure maschili del libro, dipinti come uomini miti e buoni o grandissimi coglioni o anche adorabili mascalzoni che fanno comunque la brutta fine che meritano; eccezion fatta  per  il figlio di Doroty (che e’ un po’ una via di mezzo,  buono ma coglione e anche un po’ adorabile mascalzone) che risulterà,  alla fine, l’unica figura maschile di successo del libro. Il che rasenta veramente l’inimmaginabile: mai vista una madre che viva nel sud di qualche paese di questo emisfero occidentale che alleva il figlio maschio facendolo diventare un essere pensante&autosufficiente

Il mondo di fantascienza di Fannie Flagg devo dire che mi è piaciuto assai e a parte un paio di cadute verso il malefico duo ottimismo&buoni sentimenti in questa lettura annovero grandi risate e anche qualche lacrimuccia di commozione

Consiglio vivamente questo libro, considerando anche il costo esiguo (E 7.56); alle brutte, se vi fa schifo, potete sempre pareggiare il fastidioso dislivello del tavolino da salotto piazzandolo sotto la gambona consumata. 
E far conteggiare un libro in più tra le vendite annuali, che fa sempre bene

10 commenti:

  1. Ma l'americani nun se potevano ferma' alla seconda guera mondiale e nun anna' a rompe i cabasisi a destra e a manca?
    Se mettessero a legge' 'sto polpettone de Fannie Flagg e bonanotte a li sonatori.

    RispondiElimina
  2. un libro scritto da una donna , che parla di donne con le palle e uomini inutili o che fanno una brutta fine, sento di doverlo regalare a Berlu

    RispondiElimina
  3. Ho comprato un libro della stessa autrice a 4.90 € due settimane fa!
    Telepatia portami via

    RispondiElimina
  4. L'alcolismo è una piaga che affligge molti correttori di bozze, nonchè traduttori di titoli di film

    RispondiElimina
  5. Riusciresti a farmi sorridere anche con una relazione su una autopsia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Massimo; ti informo che è attivo il servizio "suggerisci alle socie"; puoi suggerirci qualcosa da recensire a tuo piacere, anche l'Imodium, se ti aggrada, e noi provvederemo a scriverci un post. Le proposte possono arrivarci via mail, sulla pagina Fb di Punzy (http://www.facebook.com/pages/Punzy/121259011217792?fref=ts) oppure via piccione a Ema. Le proposte dovranno arrivare entro il sabato sera e saranno prese in considerazione e recensite il lunedi e il giovedi della settimana successiva. I follower i cui argomenti verranno scelti non vinceranno un cazzo. Ma li citeremo nel post

      vai con la fantasia, stupiscici!!!

      Elimina