domenica 24 agosto 2014

Letture da ombrellone: "Tua" di Claudia Pinero





Chiariamo subito il concetto fondamentale che io con letture da ombrellone non intendo libri schifosi
con trama da 4 soldi che poteva scriverli pure il mio gatto tra uno scavo in lettiera e un costoso spuntino, no;
Io per libri da ombrellone intendo libri leggeri si, ma gustosi e avvincenti, divertenti in maniera intelligente con 
personggi sagaci e trama in grado di farmi dimenticare, almeno per qualche ora, che convivo sullo stesso pianeta di 
Giovanardi.

Oddio, Giovanardi.

Vabbè


Tua è esattamente ciò di cui vi parlavo, un noir di classe gustosissimo e scritto in maniera veramente originale, una tragedia assurda e grottesca che mi ha presissima già dal terzo rigo...
E vabbè, diciamolo che io ho un debole per i sudamericani ma la colpa non è mia: sono loro che scrivono troppo bene.
Gli ingredienti puri della scrittura argentina ci sono tutti: l'ironia, il grottesco, il favolistico, 
l'umorismo disperato, l'assurdo che diventa realtà insieme ad una buona dose di vendetta e un retrodramma da fuilletton, ma sinceramente ci stava bene anche quello.
Ordunque, la trama. Inés, moglie di Ernesto, un irreprensibile dirigente di successo, trova per caso nella tasca del marito un biglietto d'amore scritto con il rossetto e firmato "Tua". Una sera decide di seguirlo ma la serata, invece di finire con una sfuriata megagalattica contro il  fedifrago, termina con un delitto: anche se in maniera del tutto accidentale, Ernesto ucciderà la sua amante. E Ines, da quel momento, decide di fare di tutto per coprirlo, per salvare il matrimonio, le apparenze, la famiglia.
E quando dico di tutto, intendo proprio DI TUTTO.
La nostra protagonista si rivelerà una meravigliosa pazza psicopatica da applauso e intorno a lei comprimari, atti ed eventi che porteranno il lettore, ogni volta che crede di aver intuito il seguito, completamente fuori pista.
Io l'ho divorato

della stessa autrice segnalo anche Betibù, 





un giallo più "classico" ma ugualmente gustoso, entrambi editi da Feltrinelli a pochi
euro; su, fate lo sforzo e leggete un poco che non vi fa male..

Sennò diventate come Giovanardi

Oddio, Giovanardi

5 commenti:

  1. Poiché odio quel pagliaccio anch'io, forse più di te, mi leggerò quei due gialli.
    Un salutone,
    aldo.

    RispondiElimina
  2. Se per caso ti venisse il sospetto che possa assomigliare anche vagamente a Giovanardi
    mandami una pistola che mi sparo,
    nel frattempo ho detto all'Agostina che i due tometti me li faccia arrivare prima possibile.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. hai fatto molto bene; e no, non somigli a Giovanardi

      Elimina
  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  4. Leggerò e se non lo trovo avvincente ci penseranno i Celti a vendicarmi.

    RispondiElimina