giovedì 6 dicembre 2012
Recensione Speciale: la marmellata di cachi della socia (se la conosci, la eviti)
Dovete sapere questa cosa della socia, che lei abita in una villetta sperduta nei campi della pianura padana, in un bucolico angolino da sogno tranquillo tranquillo a contatto con la natura; uno di quei posti, per intenderci, dove io devo prendere il Valium per calmarmi a causa della mancanza di asfalto.
Comunque, la marmellata
Nel rigoglioso giardino padano della socia e del designer crescono, indisturbati e praticamente da soli, due alberi di cachi che fruttano a go go; i cachi maturano e sarebbe un vero spreco farli marcire
Così l'anno scorso la socia, presa dal raptus di Doris Day, ne fece marmellata.
Se volete essere edotti sulla preparazione, potete leggere qui; se siete troppo pigri, vi riassumo brevemente l'accaduto: a causa di un'interpretazione, diciamo, troppo creativa della ricetta originale, la marmellata aveva sapore di legno.
Inutile dire che ritengo la marmellata al legno la giusta punizione che il karma infligge a chi, sostituendosi alle multinazionali del terrore, si raccoglie la frutta, la invasetta e la marmella, invece di acquistarla nella sua forma finita di barattolo al supermercato
Errare è umano, e per questo errore ti perdonai, socia
Il problema è che tu vuoi diabolicamente perseverare e ti accingi a raccogliere di nuovo i tuoi cachi.
Socia, desisti
Non torturare quei poveri cachi, fagli fare la fine dignitosa che meritano, lasciali putrescere nel terreno a fare humus, lascia che le vespe se li finiscano
Socia, desisti
Capisco che lo spreco di frutta in tempi di crisi ti generi confuso senso di colpa ma ascoltami: puoi trovare altri usi ai cachi maturi. Potresti, che ne so, riempirci il retro di un apecar e scorrazzare per le strade del paesello a venderli a nero, e la rimanenza schiattarla con forza contro le serrande di qualsiasi circolo della lega nord, che dalle tue parti abbondano..oppure, meglio ancora: riempi un paio di zaini, vieni qui nell'Urbe, ti carico sul motorino alla stazione, imbocchiamo via Beato Angelico contromano, sgommiamo in mezzo piazza San Pietro e tiriamo i cachi sulle porte del vaticano, sulle guardie svizzere, su tutti i corvacci neri e rossi che escono da li, dai socia, dai!!!
rendiamogli onore, a stì poveri cachi, facciamo si che la loro fine non sia stata vana!
Socia
lascia perdere la marmellata, dai
andiamo a tirare i cachi al Papa
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ROFL
RispondiEliminaPerfido me ne ha chiesto un vasetto.
RispondiEliminaE io glielo porterò!
Ognuno e' libero di ingerire tutte le cose tossiche che vuole. La verita' e' che non hai il coraggio di imbrattare la papale veste bianca...
EliminaA me i cachi piacciono una cifra. So che vanno presi al momento giusto, però... un po' come le donne (anche se le donne non allappano, effettivamente. Al massimo fanno girare i coglioni :-P )
RispondiEliminama quest'anno mi viene bene, me lo sento.
EliminaHo capito per esempio che devono essere maturi, e che non maturano in pentola mentre li marmellizzo, quindi sono fiduciosa
Anche io ne vorrei un vasetto!! Davvero!!! :-)
RispondiEliminaMa cosa dite?i kakì sono li x dare immenso piacere e vitamine a chi saprebbe apprezzare cioè solo io. .ma quale Papa e Papa. .
RispondiEliminaMa cosa dite?i kakì sono li x dare immenso piacere e vitamine a chi saprebbe apprezzare cioè solo io. .ma quale Papa e Papa. .
RispondiEliminaCachi, cachi, cachi a go go, e che miseria.
RispondiEliminaFermate tutto se potete.
la socia tien lo sguardo rivolto verso l'alto a controllare il colore dei cachi ed intanto spuntano mici dovunque.... :)
RispondiEliminaSei sicura che sian buoni?
RispondiEliminaIo vado matto per i cachi
ma una marmellata... mi fa un non so che.
Buona notte.