giovedì 13 dicembre 2012

Il lamento del prepuzio (e di quanto è divertente leggere di un ebreo incazzato con Dio)



Signori e signore vi presento il primo (ed eccellente, direi) romanzo di Shalom Auslander, uno scrittore ebreo che vive a New York , cioè fa la vita figa che avrei voluto fare io e solo per questo dovrei odiarlo ma non posso,  amo troppo il suo romanzo.
In Italia è edito da Guanda e non mi ricordo quanto costa ma, se l'ho comprato, non doveva superare i 20 euro, quindi direi che lo sforzo lo potete fare. 

Il lamento del prepuzio è la storia di un ebreo ortodosso, nato in una famiglia rigidamente osservante, che vive un'infanzia di divieti e tradizioni, limitazioni e difficoltà nel fare le cose più normali del mondo, tipo giocare a palla, perchè questo è certamente contrario ad un qualsivoglia precetto giudaico; Il protagonista passa la vita nel sovrumano sforzo di allontanarsi da un mondo che, lui lo sente, non gli appartiene. La cosa figa è questa: che Shalom ha grossa fede, è convintissimo e non si discute del fatto che Dio esista, il problema è che ce l'ha con lui. Il Dio dei cieli e della terra, il Dio che per sollazzo ha fatto errare gli ebrei nel deserto per quarant'anni, il Dio delle punizioni e delle leggi sulle tavole di pietra non ha mai abbastanza da fare per distrarsi un secondo e fargliene passare una al povero Shalom il quale interpreta tutte le grandi sfighe della sua esistenza in virtù del fatto che ha deciso di vivere una vita normale senza farsi condizionare da precetti religiosi antiquati e fuori dal mondo; per questa scelta di libertà, è ovvio, Dio  lo punirà. 
E dopo averlo punito, lo punirà ancora, un'altra volta, tanto per stare sul sicuro che non lo rifarà. 
Tutto il libro è dedicato a questo affrancamento, in uno stile scoppiettante che va in crescendo fino alla sorpresa finale; Shalom infatti ce la mette tutta per dimostrare a Dio che lui è un essere umano fatto e finito che vuole godere del libero arbitrio ma la verità è che Dio è dentro di lui e anche fuori, nella persona dei parenti di Shalom e degli amici di Shalom e anche dei semplici conoscenti di Shalom e nel venire in contatto con questi ebrei newyorkesi pseudomoderni Auslander dà vita ad una serie di personaggi mirabili che qualsiasi attore caratterista vorrebbe interpretare sul palcoscenico, perchè non dovrebbe sforzarsi di far ridere: basterebbero le battute del libro. Come tutti gli ebrei erranti , Shalom e la moglie vagano per New York di quartiere in quartiere cercando di liberarsi di tutti gli ebrei della città ma la verità è che non possono, perchè in ogni quartiere c'è una comunità ebraica pronta a giudicare e a riferire direttamente a Dio il fatto che Shalom il giorno di Shabbath è andato alla partita invece di onorare il dì di festa. Ma nonostante tutto, ogni giorno  in qualche modo Shalom agisce in modo da sfidare Dio, per esempio mangiando carne in un giorno in cui avrebbe dovuto mangiare solo miglio integrale o fave secche, non ricordo, perchè lui aveva voglia di una bella bistecca ma si sa che fare le cose di cui tu hai voglia è peccato mortale e a Dio gli suona un allarme e ti manda la diarrea; dunque sempre a guardarsi le spalle, Shalom e sua moglie, per vedere se Dio gli ha scatenato dietro un golem o gli apra la terra davanti o magari gli avanzi qualche fulmine da tirargli dietro a scopo inceneritorio e il lamento del prepuzio, signori, è il lamento dei pezzi di pelle e sangue di noi tutti, che ci portiamo dietro condizionamenti culturali secolari e familiari e religiosi e atavici e che anche usando tutta la nostra ratio niente, non riusciamo a scrollarceli di dosso ma come cazzo è possibile..

E poi a Shalom Dio manda un figlio e allora si capisce che questa sarà la sua grande prova: farlo venire su normale senza temere che per ogni caramella mangiata di nascosto lo attendano anni di inferno e fiamme
Ce la farà? Non voglio togliervi il divertimento, lascerò che lo leggiate da soli, che ve lo gustiate come una patatina croccante che non vi sazierà ma che anzi, vi farà venire voglia di mangiarne ancora..

12 commenti:

  1. Me lo segno... avevo pure una mezza di prendermi il Kindle e questo potrebbe essere un acquisto digggggGGgggitale da farsi!

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    1. socia, fai lo sforzo e compralo, chesenosie'capito, Auslander mi da' la percentuale :)

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  3. Che bello vedere il tuo entusiasmo
    la facessero a me una recensione così!
    Ciao.

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    1. massimo, se vuoi te la faccio; ho prezzi modicissimi ;)

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  4. Dopo aver saputo tutto quello che hai scritto sul'ebreo errante e consorte mi e ti domando ma che ti passa per la mente quando vai ad acquistare un libro del genere? Ma non è forse meglio uno di brunetto vespa?

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  5. ps. Forse ho capito: è il titolo che ha attirato la tua attenzione.

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    1. Aldo, VESPA MAI
      e si, il prepuzio mi ha attirata :)

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  6. Ma questo libro mi serve come il pane!!!
    Grazie Punzylla!!!

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  7. (Aldo, dev'esse il lamento dell'arto mancante: agli ebrei glielo tagliano da neonati il prepuzio...)

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  8. Ok, Punzy, lo scarico, mi hai convinta....:)

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