Qualche settimana fa la mia esimia socia ha recensito il
raffreddore maschile, ispirata da un virus che ha colpito il suo adorato
Perfido; pochi giorni dopo (credo contagiata da un like messo da Perfido su una
stronzata che ho scritto su facebook) mi sono ammalata io.
In virtù della botta di colera che mi sono presa ho avuto la
possibilità, tra una puntata e l’altra alla tazza del water, di osservare il
comportamento del maschio mentre la femmina di casa è completamente inservibile
a livello domestico e tutte le incombenze ricadono sull’elemento testosteronico
della coppia.
Ciò che segue è un discorso generico; persone o fatti che
eventualmente si riconoscano nella descrizione, semplicemente si sbagliano e
non guadagnano alcun diritto nell’esternare locuzioni del tipo “allora la prossima
volta che ti ammali ti arrangi” oppure “ricordati che se non c’ero io che ti
portavo all’ospedale tenendoti il sacchetto del Famila davanti alla faccia, a
quest’ora non era rimasto niente di te”, eccetera eccetera.