lunedì 26 agosto 2013

O la borsa o la vita


Intendiamoci, Eduardo Mendoza non si è inventato nulla.
Per chi, dei quattro lettori di questo blog, si fosse gia approcciato a Stefano Benni e alle 
avventure dei suoi improbabili antieroi "O la borsa o la vita" non sembrerà nè nuovo nè entusiasmante; tuttavia è un libro divertente e gradevole,che di tanto in tanto in tanto mi ha strappato qualche risata e vi assicuro che in questi tempi tormentati in cui il femminicidio è la nuova moda del millennio e l'omofobia viene esibita e incorniciata come una laurea alla Bocconi, qualsiasi cosa mi distragga anche 30 secondi è la benvenuta


Dunque siamo in Spagna, giorni nostri; in una Barcellona assolatissima e sudaticcia dove la crisi morde chiunque, tranne i bazar cinesi e gli pseudo santoni indiani il nostro protagonista (senza nome) ha un negozio di parrucchiere ad un passo dal fallimento e strozzato dai debiti; il protagonista ho scoperto essere protagonista da tre libri ma non fa niente se non avete letto i precedenti perchè si capisce tutto lo stesso, anzi vi dirò: il libro dovrebbe essere un giallo ma fa cagare perchè persino io mi ci sono raccapezzata subito; tuttavia il colore dei personaggi, le fantasiose modalità con le quali il destino si accanisce su di loro ma soprattutto l'ironia con la quale tentano disperatamente di mettere insieme il pranzo con la cena in una Spagna devastata dalla crisi merita davvero una lettura; sopra tutti l'ingegno di Romulo Il bello, delinquentello fascinoso con una certa qual somiglianza al Tony Curtis dei tempi d'oro, che ha inventato mille truffe e gliene sono fallite mille e cento; ma le idee erano buone eh, per esempio: Romulo, vedendo il cospicuo numero di tesserati del Barcellona, si era inventato nientepocodimenochè un modo di rapire tutta la squadra del Barca, allenatore compreso e chiedere poi un riscatto ad ogni tesserato, una cifra modica, eh,che la crisi è crisi per tutti: 15 euro a testa che però poi tutte insieme fanno un bel malloppo. I piani di Romulo falliscono perchè la vita quasi mai premia gli strateghi del pensiero laterale, in particolar modo quelli che mettono il proprio ingegno al servizio del lato oscuro.

A meno che tu non sia in Italia, allora ci sono interi governi che invece di pensare che io sto con le pezze al culo vedono come devono salvare le chiappe flaccide del genio del male di Arcore, of course

Vabbè comunque il libro costa 14 euro, secondo me visto che fa ridere lo sforzo lo potete fare. 
E non vi dico di più, perchè sennò vi tolgo lo sfizio

8 commenti:

  1. Cara Punzylla recensora di libri, grazie. Lo avevo bucato. Il primo Mendoza mi piaceva molto, poi l'ho abbandonato. Fidandomi di te, faccio bene?, spenderò 'sti 14 euretti.

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  2. Io mi sono fatta l'idea che non sia il suo libro migliore..forse tu che hai letto gli altri non lo apprezzeresti appieno

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  3. Mamma mia a che punto siamo arrivati, persino ridere costa caro! :D

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  4. Mi attira! Ma magari, proprio perchè c'è crisi, lo prendo in biblioteca ;-)

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    1. Io me lo faccio prestare direttamente da Punzy così risparmio il tempo della ricerca in biblioteca e con i soldi risparmiati ci compro i due golden fumetti di Popeye

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    2. Sei sempre la migliore, non c'e' che dire

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    3. :D luciferina, vorrai dire..

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  5. Punzy, ma perché ti lamenti, abbiamo i politici più bravi del mondo...a fregare i cittadini che bene o male li hanno mandati nei palazzacci e non dove avrei voluto mandarli io.

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